L’incarico professionale prevedeva la rimodulazione dei rapporti spaziali tra i diversi ambienti di un piccolo appartamento di 70 mq, situato al primo piano di una palazzina di inizio Novecento, nella zona di Santa Maria Maggiore a Roma. La presenza di grosse pareti portanti nell’organizzazione interna ha condizionato fortemente il progetto di riorganizzazione della distribuzione, che si è limitato ad alcune essenziali modifiche, come la realizzazione di un secondo bagno e lo spostamento della cucina, associata ora alla zona living nella combinazione classica di soggiorno con angolo cottura. Il bagno principale è stato ampliato per ricavare un adeguato vano doccia, mentre la zona notte risulta servita da un secondo bagno ad uso esclusivo della camera matrimoniale. La continuità spaziale tra gli ambienti è sottolineata dal parquet in rovere di taglio ampio che articola i diversi spazi in un gioco di alternanza tra luci ed ombre, sottolineato dal grigio chiaro delle porte interne che conferisce leggerezza alle superfici interne, mentre una lampada di forma sferica, posizionata all’interno di un vano ricavato lungo il corridoio funge da fulcro prospettico della spazialità interna.

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